Oneri Detraibili 2020

Dal 1 gennaio 2020, tutte le spese che si porteranno in detrazione in dichiarazione dei redditi non possono più essere pagate in contanti ma solo con metodi di pagamento tracciabili:
– bancomat, carte di credito/debito (anche prepagate) e moneta elettronica
– bonifico bancario/postale, bollettino postale
– assegno

Il conto/carta dal quale si effettua il pagamento deve essere intestato alla persona che porterà in detrazione la spesa.

LE SPESE SANITARIE ESCLUSE…

In realtà, la stretta non riguarda tutte le spese sanitarie. Le eccezioni sono tre:

  • spese per l’acquisto di medicine o dispositivi medici;
  • pagamento di prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche;
  • pagamento di prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate al servizio sanitario nazionale.

In questi casi si può ancora pagare in contanti e beneficiare della detrazione Irpef.

…E QUELLE INTERESSATE DAL NUOVO OBBLIGO

Per le visite mediche in studi privati, invece, bisogna usare carta, assegno o bonifico. Stesso discorso anche per esami, ricoveri e interventi in strutture private non accreditate al S.s.n.

ADDIO AI CONTANTI ANCHE PER ALTRI PAGAMENTI

Le spese sanitarie sono certamente le più importanti ma non sono le uniche a essere interessate dal nuovo obbligo di pagamento tracciabile. Per molti di questi pagamenti (ad esempio premi assicurativi, rate del mutuo o tasse universitarie) i contanti sono già proibiti, ma in altri casi il cash è ancora utilizzabile. La lista comprende spese importanti:

  • attività sportive di bambini e ragazzi;
  • abbonamenti a bus, metro e tram;
  • prestazioni veterinarie;
  • onoranze funebri;
  • affitti degli universitari;
  • parcelle ad agenti immobiliari;
  • restauro di beni vincolati;
  • strumenti per contrastare disturbi certificati dell’apprendimento.

Tutti questi pagamenti si possono ancora effettuare in contanti, ma per ottenere lo sconto fiscale è necessario usare strumenti tracciabili.

QUALI DOCUMENTI CONSERVARE

Infine, i documenti da conservare sono anche le ricevute dei bonifici, quelle di avvenuta transazione per i pagamenti con carte o il documento che attesta l’addebito sul conto corrente.