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L’identità digitale è ormai fondamentale per accedere ai servizi online forniti dalla Pubblica amministrazione, dall’Inps all’Agenzia delle entrate, da Pago PA ai vari servizi offerti in ambito comunale, la Spid o la carta d’identità elettronica sono diventate la chiave di accesso unica ai servizi digitali. Ogni cittadino quindi, se vuole operare in modo veloce senza doversi recare presso gli sportelli fisici della PA deve possedere la Spid.

Spid è un sistema di identificazione e login unico per l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione, ma anche privati. Una volta richiesta e abilitata, l’identità digitale consente a cittadini e imprese di accedere ai servizi da qualsiasi dispositivo: computer, smartphone e tablet.

Può essere utilizzato ad esempio per:

  • accedere ai servizi online sul sito dell’Inps (per presentare domanda di pensionamento ad esempio) e dell’Agenzia delle Entrate ;
  • accedere all’anagrafe sui siti dei Comuni che hanno implementato il sistema e ottenere certificazioni a distanza, oppure per accedere al proprio fascicolo sanitario elettronico quando presente sul sito della propria Regione;
  • per accedere all’app IO con cui, ad esempio si può ottenere il Green pass;
  • per l’iscrizione dei figli alle scuole primarie e secondarie, di primo e di secondo grado, in alternativa alla registrazione al sito del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR);
  • per accedere a pagoPA, il sistema di pagamenti elettronici verso la pubblica amministrazione.

Per richiedere le proprie credenziali Spid è necessario essere maggiorenni ed avere un numero di cellulare attivo, indirizzo email, Documento d’identità e Tessera sanitaria in corso di validità.

Presso il nostro Studio in qualità di Speed Point Namiral siamo in grado di emettere e attivare lo Spid in breve tempo al massimo in giornata. Visita il nostro sito e contattaci per un appuntamento.

Da gennaio 2023 una sanzione “pos” di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione a carico degli esercenti o professionisti che rifiutano pagamenti a mezzo carte di credito, carte di pagamento, prepagate, e, in genere, mezzi di pagamento elettronici.

L’obbligo Pos che c’è già dal 2015 ma finora senza sanzioni diventerà più efficace con le nuove sanzioni mala norma sarà di difficile attuazione, perché di fatto imporrà un obbligo di denuncia, a carico dell’utente verso l’esercente, e questo potrebbe essere censurabile sia perché trasferisce di fatto ai cittadini ruoli di “polizia”, di discutibile efficacia, sia perché la gestione delle irregolarità non potrà che essere farraginosa e complessa, non esente da complicazioni dovute anche alla infinita varietà dei casi che si potrebbero presentare, non ultimo quello dell’operatore che possiede il terminale per il pagamento ma non lo utilizza.

Questa previsione realizzerebbe una stretta all’utilizzo del denaro contante nelle transazioni commerciali che si aggiungerebbe alla riduzione del limite ai pagamenti in contanti, già disposta a partire al 1° gennaio 2022, a € 999,99 rispetto agli attuali € 1.999,99.

Così recita il Decreto Recovery, convertito in legge a fine dicembre con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre.

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